Lingua, rape rosse e rafano © Brillante-Severina |
Valli Borbera e Curone, Piemonte - Il linguacciuto ospite del ristorante mi passa vicino proprio mentre lo chef è uscito dalla cucina per un giro in sala e al mio tavolo sta parlando dei piatti assaggiati durante il pranzo. L'avventore dalla lingua lunga (gli) insinua che io sia un critico gastronomico per il motivo, udite udite, che una donna da sola al ristorante non è normale. Zeus potrebbe fulminargli la barba (zot!) oppure io potrei soprassedere. Non si verifica nessuna delle due possibilità. Rispondo che anch'io ho notato le numerose bottiglie di vino bevute al suo tavolo ma non per questo sono andata a dargli dell'alcolizzato. Con o senza Zeus, le lingue lunghe gradevoli sono quelle abbrustolite.
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