Cose che (mi) danno piacere:
- Stare in coda nei negozi di alimentari
- I musei (invece delle mostre)
- I quadri dell'artista americano Hopper che ritraggono (poche) persone al bar
- Gli affollati Déjeuner sur l'herbe dei pittori impressionisti
- Infilzare le capocchie dei funghetti champignons
- Il profumo del sabato
- Il delicato ronzio-brusio di bar e ristoranti
- I taglierini (tajarin in piemontese)
- Le scarpe
- L'autunno
- Il tè
- Il baccalà mantecato
- La carta
- I libri
- La colazione con un quotidiano e una brioche burrosa
- Borges
- Entrare in un ristorante per la prima volta
- Il pane di lievito madre
- Tutti i libri di Carlo Emilio Gadda
- I primi libri di Paul Auster
- Don Chisciotte
- La merenda
- La colazione della domenica mattina: tè, biscotti e inserti culturali dei quotidiani
- I locali storici di Torino, soprattutto Platti, ma anche Mulassano e, in estate, i tavolini del Neuv Caval 'd Brôns affacciati su piazza San Carlo
- Caffè e cornetto con marmellata di visciole in piazza San Lorenzo in Lucina a Roma
- Genova, tutta
- Pranzare al mare in Liguria in inverno
- La cernia di profondità
- L'Armagnac
- I ristoranti che accolgono i cani (anche se non ne ho mai avuto uno)
Cose che (mi) danno piacere ---> capitolo I
hai illuminato ogni cose con una luce buonissima (:
RispondiEliminaGrazie... i piaceri sono ispirati a "I racconti del cuscino" della poetessa giapponese medievale Sei Shonagon... nel 1996 il regista Peter Greenaway ne ha tratto il bel film "The pillow book"
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