Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

domenica 30 gennaio 2011

Cose che danno piacere II

Cose che (mi) danno piacere:
- Stare in coda nei negozi di alimentari

- I musei (invece delle mostre)
- I quadri dell'artista americano Hopper che ritraggono (poche) persone al bar
- Gli affollati Déjeuner sur l'herbe dei pittori impressionisti
- Infilzare le capocchie dei funghetti champignons 
- Il profumo del sabato
- Il delicato ronzio-brusio di bar e ristoranti
- I taglierini (tajarin in piemontese)
- Le scarpe
- L'autunno
- Il tè
- Il baccalà mantecato
- La carta
- I libri
- La colazione con un quotidiano e una brioche burrosa
- Borges 
- Entrare in un ristorante per la prima volta 
- Il pane di lievito madre 
- Tutti i libri di Carlo Emilio Gadda
- I primi libri di Paul Auster
- Don Chisciotte
- La merenda
- La colazione della domenica mattina: tè, biscotti e inserti culturali dei quotidiani 
- I locali storici di Torino, soprattutto Platti, ma anche Mulassano e, in estate, i tavolini del Neuv Caval 'd Brôns affacciati su piazza San Carlo 
- Caffè e cornetto con marmellata di visciole in piazza San Lorenzo in Lucina a Roma
- Genova, tutta
- Pranzare al mare in Liguria in inverno 
- La cernia di profondità
- L'Armagnac
- I ristoranti che accolgono i cani (anche se non ne ho mai avuto uno)
Cose che (mi) danno piacere ---> capitolo I

2 commenti:

  1. hai illuminato ogni cose con una luce buonissima (:

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  2. Grazie... i piaceri sono ispirati a "I racconti del cuscino" della poetessa giapponese medievale Sei Shonagon... nel 1996 il regista Peter Greenaway ne ha tratto il bel film "The pillow book"

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