Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

venerdì 21 gennaio 2011

La prima volta

“La tavola è il solo luogo dove non ci si annoia mai durante la prima ora.” Brillat-Savarin 
- Acqui Terme, Piemonte – Il primo ristorante recensito dieci anni fa per la guida alla quale collaboro è legato a ricordi fantozziani. Avevo scelto gli abiti con cura, volevo legare la "prima volta" a un'immagine elegante, ma la giornata restò memorabile per altri motivi. Per cominciare, appena arrivata in città e mentre cercavo parcheggio, una panda guidata dal nonno di Heidi mi venne addosso danneggiando parafango e fanale. Il corpulento signore dalla lunga barba bianca che era alla guida scese dall'auto, ammise a monosillabi il torto e firmò l'amichevole. L'aspetto positivo del piccolo incidente fu che trovai parcheggio: nel posto lasciato da lui. Raggiunsi di buon passo il ristorante pensando che ero partita da casa con molto anticipo per arrivare in ritardo. Ordinai antipasto primo secondo dolce e una bottiglia di vino rosso. Un gesto compiuto già tante volte, ma mai in nascosta veste di critico gastronomico! L'orgoglio durò poco: gli altri avventori finirono di pranzare prima di me, tutti tranne uno, ovviamente il più strano, anziano e rompiscatole. Che si fece un dovere, a fine pranzo, di avvicinarsi per dirmi quanto ammirasse una donna buongustaia ecc. ecc. La solita solfa, con il "valore" aggiunto di essere pronunciata con voce raccapricciante, visto che l'uomo parlava premendo un dito sulla gola dove aveva un aggeggio che faceva fuoriuscire suoni gutturali e metallici. Risposi per pura cortesia, ma non fu una buona idea, perchè lui si sentì incoraggiato non solo a continuare ma a sedersi al mio tavolo (aiuttttttt). Prima di liberarmene ci vollero parecchio tempo, molte scuse, il rifiuto di un invito a cena (per la sera stessa... e meno male che diceva di aver visto quanto avevo appena mangiato) e soprattutto l'intervento salvifico del cuoco. Non sono più  voluta tornare in quel ristorante.

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