Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

lunedì 30 giugno 2014

Dolcetto o scherzetto

Sembrano dolcetti, sono invece i salatini dell'aperitivo
Roma, dalle parti di piazza del Popolo - Portano in tavola i dolcetti finali e, anche se la cena è stata impegnativa, sono così invitanti che la tentazione di assaggiarli è forte. E invece arriva lo chef per un giro di tutto il ristorante, varie terrazze comprese. Dolcetti neanche toccati, com'erano non lo saprò mai, ho appena il tempo di agguantare il bicchiere di grappa prima di entrare in ascensore. Dolce-amar(o)cord.

venerdì 27 giugno 2014

Scacco al tacco

Senza tacchi
Roma, dalle parti di piazza Navona - A volte a Roma la sera non metti i tacchi perché esci con amiche che non li portano, a volte perché i sanpietrini romani non perdonano e preferisci evitare di camminare come una quaglia (leggi Uccelli di ravanello >), a volte perché piove a dirotto e hai già i tuoi problemi a saltare le pozzanghere che ti separano dal taxi che parte proprio mentre lo raggiungi. Quando finalmente si presenta l'occasione giusta, ovvero una cena con una cara amica che ama i tacchi... non li metti perché ti fa male un piede. E questo chiude l'argomento.

Astenersi sbrodoloni

Cappelletti in brodo asciutto
Roma, dalle parti di Piazza del Popolo - Non ci vediamo da qualche tempo (quasi quattro anni, temo) e così lo chef mi fa gentilmente assaggiare anche piatti che non ho ordinato, per esempio questi cappelletti rotondi in brodo asciutto - così detto perché "magicamente" inserito all’interno della sfoglia - con parmigiano, limone e zafferano che richiedono un minimo di istruzione all'uso. Introdurre in bocca ciascun raviolo intero, e solo quando si è sicuri di avere le labbra ben chiuse, iniziare a mordere, preparandosi alla diffusione del brodo tiepido sul palato. Astenersi sbrodoloni.

giovedì 26 giugno 2014

Caffè leccese

Caffè leccese (cupola alla crema di caffè e cacao con cuore di mandorla e capezzoli di caffè)
Roma, dalle parti di piazza dell'Orologio - tête-à-tette

Il sapore dell'ingiustizia

Alice marinata e calamaro in tempura
Mi guardano storto perché non ho voluto il tavolo nel corridoio di passaggio e ne ho scelto uno migliore. In fondo avevo prenotato con "solo" una settimana di anticipo.
Roma, dalle parti di piazza Fiume - Sulla città sta per piovere il più violento dei temporali serali e così abbandono i miei buoni propositi di camminatrice e alle 20.00 prendo un taxi per il ristorante. Sorvolando sui 15 euro della corsa, mi ritrovo davanti al locale troppo presto e cammino un po' per perdere tempo, ma la mancanza di attrattive nella via e il cielo ormai nerissimo mi fanno entrare quasi subito. Al cameriere che mi viene incontro dò il nome con il quale ho prenotato. Controlla sull'agenda e mi accompagna a uno dei peggiori tavoli, all'incrocio fra sala e corridoio, senza neanche chiedere se va bene. Non è certo la prima volta che mi succede, ma l'aver prenotato con una settimana di anticipo mi incoraggia a opporre resistenza e, guardando il tavolo perplessa, chiedo se sia possibile averne un altro. Lui, che come avrà ampiamente modo di dimostrare durante la cena, non è un genio del servizio (leggi Il cameriere alita sempre due volte >), ribadisce al cospetto degli altri clienti che quello è il tavolo riservato a me. Ci fronteggiamo, alto e scurovestito lui, riccioli scompigliati dal maltempo io. Qualcosa nel suo atteggiamento - non arrogante ma gentilmente beota - mi fa desiderare di andar via (brava, e l'articolo come lo scrivo poi?), ma rispondo timidamente che avendo prenotato con molto anticipo mi aspettavo un tavolo migliore. Sua esitazione, fine del braccio di ferro, posso scegliere un altro tavolo. Visto che quelli liberi sono solo due, bontà mia mi siedo a quello più laterale, posto fra il tavolo angusto rifiutato e quello che avrei desiderato perchè più centrale, dal quale riesco comunque a vedere cosa succede in sala. Non so se per una mia fissazione, ma nei minuti successivi ho l'impressione che gli altri membri dello staff mi guardino un po' storto per aver scombussolato la loro topografia conviviale. I piatti della cena si rivelano poi squisiti ma, come ribadisco spesso, non sempre basta. Considerato che il tavolo centrale al quale ho rinunciato è stato occupato da due ragazzi la cui cena era offerta (quindi 0 euro di incasso in serata) e che il tavolo rifiutato è stato assegnato a due inglesi che a) avevano prenotato il giorno stesso b) si sono presentati con 45 minuti di ritardo c) in due han speso quanto io da sola ho investito nella mia cena singola... ci ho sentito il sapore dell'ingiustizia.

mercoledì 25 giugno 2014

Gemelli diversi

Gamberi crudi e burrata

Roma, dalle parti di piazza Fiume - I due ragazzi del tavolo accanto scalpitano chiedendosi perché, dopo la successione abbastanza veloce di antipasti, il primo non sia neanche all'orizzonte. Il motivo è che loro e io abbiamo ordinato lo stesso (ricco) menu degustazione di pesce e la cucina ha quindi impresso ai due tavoli il medesimo ritmo, facendo uscire i piatti insieme. E dato che, lenta come al solito, non ho ancora terminato l'ultimo antipasto (dei gamberi crudi con burrata, biscotto brutto-ma-buono e salse di melanzana affumicata e pomodoro che vorrei non finissero mai), anche se loro sono in due e io da sola, sono io a scandire il ritmo delle uscite. Cavalleria rustica(na).

martedì 24 giugno 2014

Alito di risarcimento

Linguine con vongole, cedro, polvere di camomilla
Il cameriere alita sempre due volte
Roma, dalle parti di piazza Fiume - Il ristorante è piccolo e quando tutti gli avventori sono arrivati, il brusio riempie la sala. Il servizio al mio tavolo è svolto da una ragazza giovane e sveglia in leggins neri che la fanno sembrare un grillo e da un cameriere più elegante ma meno brillante seppure volenteroso. Se i piatti li porta lei sono sicura di quel sto per assaggiare, mentre quando li serve lui rimango nel dubbio: a causa del rumore si china verso di me per illustrare nomi e ingredienti, solo che soffre di alitosi e io naturalmente mi tiro indietro, con il risultato che non capisco niente. Uno dei piatti che mi arrivano ai timpani e al cuore sono le Linguine con vongole, crema di cedro e polvere di camomilla. Una preparazione equilibrata ma che stupisce, per il cedro che amplifica la nota marina delle vongole e la camomilla che sostiene la solida dolcezza della pasta. Quanto ai 6 euro tolti al conto di 80, li considero un alito di risarcimento.

lunedì 23 giugno 2014

Mick Jagger gourmet?

Roma - Non puoi lasciarti sfuggire che vuoi andare a cena in un ristorante in via Veneto che arriva Mick Jagger e arraffa tutti i tavoli: leggo su un quotidiano che la rock star avrebbe accarezzato l'idea di provare la cucina di Massimo Riccioli nel lussuoso hotel di via Veneto dove lo chef, famoso per i piatti di pesce, ha una consulenza e che per pura coincidenza devo recensire nel periodo in cui la band è a Roma. In realtà non se ne farà nulla - con scorno di Riccioli e dei suoi scorfani, suppongo - e Jagger sarà poi avvistato in una trattoria trasteverina neanche presente sulle guide (ma con pareti tappezzate di foto del cuoco accanto a celebrità assortite e con succursale a Brooklin) mangiando carbonara e pollo con i peperoni. Alla vigilia del concerto?!? Rolling taste.

domenica 22 giugno 2014

L'eleganza dello champagne

Roma - Una donna molto anziana ed elegante nel suo tailleur-pigiama in broccato color champagne scende via del Tritone a passi lenti. Insicura e malferma ma senza badante e con le sopracciglia increspate di chi è determinato ad arrivare alla sua meta. Mi chiedo se un giorno scenderò anch'io la mia china-tritone.

giovedì 12 giugno 2014

La salsa di Cechov


La buona educazione non è nel non versare la salsa sulla tovaglia, ma nel non mostrare di accorgersi se un altro lo fa. 
Cechov

martedì 10 giugno 2014

Cameriere o dentista?

Torino, Piemonte - Questo cameriere è come il dentista: viene a chiedermi come va mentre ho la bocca piena e non posso parlare.

domenica 8 giugno 2014

Lasciarci le animelle

Risotto con animelle, nocciole e carciofi
Casale Monferrato - Il giugno più caldo della storia con 37 gradi all'ombra e io ordino Risotto con animelle... e senza aver fatto testamento.

sabato 7 giugno 2014

Appetizer Costa Concordia

Il naufragio dell'appetizer
Casale Monferrato, Piemonte - Non entravo in un ristorante da (ben) 12 ore. Mi servono come appetizer mezzo soufflè salato che non riesce a sorreggersi e naufraga nella salsa. Servirne uno intero sarebbe stato troppo? Relitti di bontà.

Le feste degli altri sono sempre più...

Ieri cena a Lodi in un locale nel quale, in giardino, si stava svolgendo un'affollata festa di compleanno, oggi pranzo a Casale Monferrato in un ristorante con schiamazzi da matrimonio (ovviamente in un'altra sala). Averlo saperlo (Frassica, Indietro tutta) mi sarei imbucata fra gli invitati...

lunedì 2 giugno 2014

L'omonimo immaginario

Bee, Piemonte - Dacci oggi la nostra gaffe quotidiana: prenoto il ristorante con il solito nome de plume e dall'altra parte mi sento rispondere, non senza una comprensibile nota di sospetto: "Ma... Xxxxx è il mio nome!". Ci mancava anche l'omonimo immaginario.

domenica 1 giugno 2014

Obtorto collo (ripieno)

Collo ripieno di frattaglie e foie gras
Oltrepo pavese, Lombardia - Se ti tirano il collo, che poi te lo farciscano di foie gras è il minimo.