Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

giovedì 16 maggio 2013

Profane soste

Abbazia di Staffarda, Piemonte © Brillante-Severina
"Passeggiavo beatamente, osservando..." Brillat-Savarin
Abbazia di Staffarda, Piemonte - L'Italia ha un modo tutto suo di valorizzare il patrimonio artistico. Per esaltarlo in maniera adeguata, piazza davanti ai monumenti delle testimonial d'eccezione, e non parlo delle mucche che tosano i prati davanti alle abbazie. Dopo aver pranzato in un ristorante a quindici chilometri dall'Abbazia di Staffarda e aver poi passeggiato per le sale e il chiostro e il giardino abbaziale, mi decido a risalire in macchina per tornare a casa. Percorro la statale dalla quale il complesso dell'abbazia offre un profilo che non ho ancora fotografato. La strada è trafficata e accostare al margine con le doppie frecce non sarebbe un gesto salutare, solo che l'unico spiazzo nel quale fermarsi è occupato da una donna in abbigliamento ispirato più alla Goulue di Toulouse Lautrec che a Chanel. Che male c'è mi si dirà (me lo diranno soprattutto i di lei clienti), cosa impedisce la sosta per qualche click. C'è che pochi mesi fa ho vissuto un'esperienza simile e demenziale e... continua >

Nessun commento:

Posta un commento