Firenze, Fregio su Palazzo di Giustizia © Brillante-Severina |
Firenze, Toscana - Le due signore del tavolo a fianco sono uno spasso (potrebbero essere due uomini e sarebbe lo stesso, non è il "genere" che conta). Ancor prima di conoscere il menu, recitato poi a voce, si arrovellano sulla scelta del vino con l'atteggiamento di chi non "non si lascerà fregare". L'ampiezza della carta è vista come un problema invece che come un'opportunità. Assaggiare un vino del luogo? Cogliere l'occasione di ampliare le proprie conoscenze enologiche? Ascoltare i suggerimenti della sommelier? Scegliere il vino in base ai sapori dei piatti? Giammai! Bisogna prendere il timone anche se non si da dove andare:
- "I vini sono troppi, tu ne conosci qualcuno?"
- "..."
- "Io conosco lo Schioppettino, prendiamo quello, così andiamo sul sicuro."
La sommelier si presenta con una bottiglia diversa, un bianco. Non è chiaro se sia un errore (l'unico che le vedo commettere in sala) o più probabilmente un velato suggerimento, visti i piatti di pesce scelti dalle signore, ma le due non demordono e in tono secco sentenziano: "Noi abbiamo ordinato lo Schioppettino, che è un vino rosso, quindi non può essere questo". Oh sommelier bischera...
- "I vini sono troppi, tu ne conosci qualcuno?"
- "..."
- "Io conosco lo Schioppettino, prendiamo quello, così andiamo sul sicuro."
La sommelier si presenta con una bottiglia diversa, un bianco. Non è chiaro se sia un errore (l'unico che le vedo commettere in sala) o più probabilmente un velato suggerimento, visti i piatti di pesce scelti dalle signore, ma le due non demordono e in tono secco sentenziano: "Noi abbiamo ordinato lo Schioppettino, che è un vino rosso, quindi non può essere questo". Oh sommelier bischera...
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