Torino, Piemonte - Inchiesta sul pesce crudo servito in
alcuni ristoranti, soprattutto esotici, del centro. Fra le varie irregolarità scoperte, anche un'anguilla falsa. Era un (meno pregiato)
grongo. A Carnevale, anche le squame sono en travesti.
Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.
martedì 25 febbraio 2014
Squame en travesti
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sabato 22 febbraio 2014
Carnivori e trattori
Carne cruda battuta al coltello |
Cuneo, Piemonte - Il
bello del Carnevale è che mentre guidi su una strada statale alla ricerca del
ristorante perduto, ti vedi venire incontro un leone alto tre metri trasportato
da un trattore che pare sull'orlo di un capottamento. Se il gulliver-felino arriva al ristorante per primo, addio carne cruda!
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giovedì 13 febbraio 2014
24 ore gourmet
Firenze |
Firenze, Toscana - Tre ristoranti visitati e recensiti in 24 ore. Vedo Firenze e poi muoro (felice).
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lunedì 10 febbraio 2014
Il salame con le lische
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domenica 9 febbraio 2014
Sogno o son desta?
"...per poca attitudine si abbia all'osservazione..." Brillat-Savarin
Cuneo, Piemonte - Sogno o son desta? Son seduta al tavolo del ristorante da venti minuti con il coltello-baionetta pronto a sferrare l'attacco alla collina di salsa tonnata per spalmarla sulla pianura di fettine di vitello, quando vedo uscire dalla cucina un uomo (proprietario del ristorante, presumo), una donna e una bimba, ognuno col proprio piatto in mano. Il corteo approda a un tavolo e inizia a pranzare, con la massima disinvoltura. Disturbo?
sabato 8 febbraio 2014
Quella volta che salvai un salumiere
Salame di trota in una gastronomia di Cuneo |
Cuneo, Piemonte – Entro in gastronomia subito dopo una signora
che mi tiene gentilmente la porta. Mentre
curioso fra terrine, formaggi e insaccati di ogni foggia e profumo, la sento esporre
al salumaio il proprio dilemma: “So che la domanda suona strana in questo negozio, ma
esistono salumi nei quali non sia presente il maiale?”. Una richiesta, spiega, nata dall’esigenza di offrire a cena un antipasto
stuzzicante all'ospite che per motivi di intolleranza (anche religiosa) non
mangia maiale. Il salumaio, forse colto in contropiede-di-porco, dimentica completamente
le due mocette (di cervo e di agnello) che fanno bella mostra di sé stesse in vetrina,
per non parlare del salame di trota che è il motivo per cui io sono entrata e balbetta come un salame che non ne ha. Da brava wonderwoman del gusto o meglio superciuck-a dell'impiccio, intervengo
in suo soccorso, ripescando dall’oblio gli insaccati dimenticati, con sollievo del salumaio e felicità
della signora alla quale quasi quasi chiedo se mi invita alla cena senza porci.
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venerdì 7 febbraio 2014
Il silenzio dei muscoli
"Le passioni agiscono sui muscoli, e... anche se una persona tace le si posson leggere in viso i diversi sentimenti da cui è agitata." Brillat-Savarin
Cuneo, Piemonte - Ho ormai oltrepassato la porta del ristorante in centro città dove ho pranzato desiderosa solo di una bella passeggiata digestiva sotto i portici, quando una donna rosa vestita, a occhio e croce la proprietaria, mi insegue: “Signora, signora…!” e appena mi volto mi impallina: “Lei è la giornalista che due anni fa era a pranzo nel ristorante Pinco Pallo, vero?” La guardo basita. A parte il fatto che ha avuto due ore per fare conversazione e invece ha aspettato che uscissi per materializzarsi e (in)trattenermi, a parte la memoria da elefantessa, a parte la contraddizione fra essere la proprietaria di quel ristorante chic come pure di questo locale più muffo di un gorgonzola dimenticato in fondo al frigo, ma come sa della mia professione? Io certo non lo rivelai e anche ora mi limito a confermare di aver pranzato là. Ascolto in paziente silenzio la sola cosa che evidentemente le preme dirmi (il cambio di gestione di là e di qua); non una domanda di cortesia, non una curiosità sul gradimento del pranzo appena consumato. Trascorso un tempo che considero ragionevolmente cortese, ricambio complimentandomi per il risotto ed esprimendo perplessità sullo stracotto (nella media l'uno e più somigliante a una bistecca attraversata da vene di grasso l'altro, penso e non dico). Non apro squarci nelle nebbie di una cucina di scarse ambizioni, ma ottengo comunque l’effetto desiderato: un lesto congedo.
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giovedì 6 febbraio 2014
La carne è debole
Gastronomia a Cuneo - fotografia di Brillante-Severina |
La carne è debole. Per non parlare del fegato. Brillante-Severina
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