Fotografia © Brillante-Severina |
- Sorrento – Leggere mail può essere uno spasso. Al mio indirizzo romano ne ricevo una da un'agenzia di viaggi di Sorrento scritta da una signora con un bel cognome musicale di quelli che nei telefilm designano appuntati o commissari di polizia. L'appuntata mancata mi intima, senza presentazione alcuna né preamboli (roba inutile, per gente civile), di riservare "Degustazione di vino con pane + guida per spiegazione in francese ( tarda mattinata )". Dove? non si sa. Quando? a metà ottobre di anno imprecisato. Sarei curiosa di sapere perchè si rivolge a me e non a un'agenzia o direttamente a un'enoteca, in quale amena località vorrebbe fare codesta pantagruelica scorpacciata (su un prato di Villa Borghese?) e perchè non sceglie pane e acqua, così risparmia. Potrei rispondere per chiarire l'equivoco (ha preso male la mira, non sono un'agenzia e non mi chiamo Marcellino) ma mi dissuadono l'orripilante oggetto della mail, "riservazione", indegno perfino dell'ispettore Clouseau e la frase di chiusura che rincara la dose augurandomi "bona" giornata. Magari mi contatti nuovamente, da sobria.
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