Immagine tratta dal web e rielaborata |
Roma, dalle parti di via della Pace - Devo scrivere un articolo su un locale che per una serie di motivi mi piace tanto. Pur trovandosi in una zona ad alta concentrazione di qualunquismo turistico è accogliente sia per il personale cordiale sia per l'arredamento che, mescolando vintage e moderno, è molto vicino al mio gusto. Poi è aperto per colazione, pranzo e cena e anche la domenica. Una vera oasi nel quartiere di piazza Navona. Che va premiata. L'ultima volta che ci sono stata a cena, per giunta in compagnia di un'amica con la quale tenevo a far bella figura, ho però avvertito un cambiamento nella cucina, una nota diversa che è divenuta stecca nel piatto meno felice e facile, l’anatra laccata all’arancia, cotta a bassa temperatura -e fin qui nulla di male- e presentata non a fette ma in uno spesso trancio color sangue visivamente poco allettante e di sapore marcatamente selvatico che per la timida dolcezza della laccatura di agrume era impresa impossibile riuscire a stemperare. Prove arzigogolate di diplomazia.
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