Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

domenica 31 marzo 2013

Aceto di polpa di fichi

Spada crudo con aceto di polpa di fichi © Brillante-Severina
"I sensi, nostri favoriti, sono tutt'altro che perfetti." Brillat-Savarin
Serravalle Scrivia, Piemonte - Un antipasto del menu mi incuriosisce: "Pesce spada crudo con aceto di polpa di fichi" e chiedo alla cameriera come sia. Lei risponde "Buono!" Beh, bello non lo è davvero. Alle 21.20 sto infilzando il primo boccone dell'acetato suddetto pesce crudo e non ho nemmeno ancora deciso se mi piace o no, quando dai tavoli dietro sento chiedere la carta dei dolci. Ma... c'è il fuso orario? Probabilmente si, infatti già alla fine dei ravioli inizia l'esodo e consumo il branzino (con annesso assembramento non autorizzato di lische clandestine) nella sala ormai deserta. Al dolce rinuncio per malinconia, ma non alla grappa, anche se l'odore di fritto che si spande persistente nel ristorante mi impedisce di finirla. Fuga di mezzanotte.

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