Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

lunedì 11 giugno 2012

Il salame... di luccio

"...il regno delle acque contiene una quantità immensa di esseri di ogni forma e dimensione...” Brillat-Savarin
- Lomellina (o giù di lì) – << Prologo Mentre ancora mi chiedo come sono riuscita a trovare il ristorante guidando nel diluvio di acqua del temporale primaverile, osservo la sala. È affollata, sono arrivati tutti prima che iniziasse a piovere e si godono lo spettacolo dai vetri delle finestre. Io dalla mia vedo solo qualche fronda percossa con violenza dal vento. Anche se il tavolo non è il migliore (poteva andare peggio, potevo non riuscire ad arrivare o ritrovarmi un asilo di girini nelle scarpe nuove), ordino salame di luccio, carpione, trota affumicata, tagliolini al salmone, anguilla alla griglia e un vino bianco francese che il figlio del patron (un vecchio che all'ingresso squadra le donne da vero bavoso) mi mostra orgoglioso prima di spolverarla. Finalmente è riuscito a rifilarla a qualcuno pensa, mentre mi dice che è un piacere poterla offrire a chi sa apprezzarla. Un ragazzo che abita da queste parti deve raggiungermi al dessert, ma sono ancora ai tagliolini quando lo vedo entrare in sala. Ci siamo voluti bene, tanti anni fa, ma non ci incontriamo da quando eravamo ragazzi. Io lo riconosco subito, mentre lui, che ora porta gli occhiali, continua a scrutare i tavoli e se non mi decido a fargli segno forse se ne andrà pensando a uno scherzo. L'hanno ingannato i capelli raccolti, dice. Mi sono anche vestita elegante per lui ma non sembra accorgersene. Non vuole ordinare alcun piatto e neanche condividere il vino (pare gli faccia un effetto soporifero), ordina solo un dolce. In ogni frase pronunciata ho la conferma che il tempo non ha annullato le differenze ma le ha anzi moltiplicate, come anelli su un tronco d'albero. 

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