Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

venerdì 17 giugno 2011

L'arte di tacere

"Coloro che fanno indigestione o si ubriacano non sanno nè bere nè mangiare." Brillat-Savarin 
- Rivoli, Piemonte - Mentre aspetto (da oltre un'ora) che lo chef sia pronto a cucinare il piatto che devo fotografare, un cameriere mi intrattiene con la sua personale idea di arte della conversazione. Mi dice di essere stato a Roma di recente e di averla trovata bellissima (incredibile). Gli chiedo cosa lo ha colpito maggiormente, quale luogo, monumento o ristorante. Risponde che gli sarebbe piaciuto vedere di più ma ogni sera aperitivi, bevute e danze duravano sino all'alba e quando si alzava... era già ora di ricominciare con aperitivi, bevute e danze. Ah ecco... interessante davvero, che fortuna esserne stata messa a parte. Nonostante il soggetto sia lontano dall'avere un fisico alla Tony Manero, evocherò volentieri lui e la scenetta la prossima volta che un cameriere di ristorante pluristellato o il suo chef si daranno troppa importanza. Nel frattempo, non è mai troppo presto per leggere il delizioso saggio dell'abate Dinouart: L'arte di tacere. E per gli esaltati recidivi: Ho servito il re d'Inghilterra, di Bohumil Hrabal.

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