Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

giovedì 9 giugno 2011

Nascondino e linguine

“L'appetito si annuncia con un po' di languore nello stomaco e una leggera sensazione di stanchezza.” Brillat-Savarin  
- Santa Vittoria d'Alba, Piemonte – Domenica, ore 12.50. Il paese l'ho trovato, ma del ristorante neanche l'ombra (a proposito, ci saranno almeno 30 gradi fuori). Non si vedono cartelli che ne indichino l'esistenza, il navigatore fa lo gnorri sostenendo che la via che cerco non esiste e non c'è in giro neanche uno dei 2.512 santavittoriesi abitanti. Mi rassegno a telefonare al ristorante. Descrivo quel che vedo intorno (nome della piazza, chiesa, mura antiche...) e, sorpresa, la voce maschile all'altro capo del telefono (lo chef, credo), dice di non riconoscere i luoghi. Andiamo bene... Quando dopo rocambolesche ascese e discese, accaldata e affamata, riesco a conquistare la cima del paesino sulla quale è accoccolata la torre che nascond... ehm, ospita il piccolo ristorante stellato, non mi stupisce vedere diversi tavoli liberi: i buongustai qui se li perdono per strada!
(dopo tante salite, il menu è per fortuna tutto in discesa, un piatto memorabile sono le linguine di Gragnano con gamberi e riduzione di crostacei)

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