Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

mercoledì 11 luglio 2012

Mordacità

"Quelle che sono più propriamente ghiotte hanno i tratti più fini, l'aspetto più delicato e si distinguono per una mordacità tutta loro particolare.” Brillat-Savarin  
- Canavese, Piemonte – Alle 10.00 in punto, come d'accordo, sono al ristorante per il servizio fotografico. Solo che la cucina è un po' in ritardo. Questione di minuti, dicono, e mi invitano ad aspettare in giardino. Un giardino rigoglioso di fiori, piante e cespugli carichi di bacche rosse. E di zanzare, che non impiegano molto tempo ad annusare il mio arrivo e a fare pic nic. Alle 11.30 fa caldo, gratt gratt, nessun piatto compare all'orizzonte, gratt gratt, nessuno viene a dirmi qualcosa, gratt gratt, a portarmi un bicchiere d'acqua o a proporre un raid, gratt gratt. E la luce non va nemmeno più bene per le fotografie, gratt gratt. Vorrei che il servizio fotografico fosse per il ddt, o per qualche psichedelica sostanza che inducesse le zanzare a suicidarsi in massa. Gratt gratt.

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