Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

venerdì 28 giugno 2013

Il respiro del Lago

Lago Maggiore e Isola Madre visti da una camera d'hotel a Pallanza  © Brillante-Severina
"... e probabilmente useremmo la vita in modo diverso se ci fosse stata concessa una giornata senza fine." Brillat-Savarin
Lago Maggiore, Piemonte - Rientrando in hotel dopo memorabile cena, in un'ora più vicina all'una che alla mezzanotte, vado vicino alla riva per salutare il lago. Proprio davanti a me due vispe anatre frugano col becco le acque. Vedendomi mi scambiano per chissà chi, iniziano le manovre di approdo ed escono dall'acqua venendomi incontro con ponderata incertezza prima di ripensarci e tornarsene saggiamente a mollo. Entro in albergo, salgo in camera ed esco sul balcone. Di sotto le mie due amiche galleggiano ancora a riva mentre al largo nuotano indisturbati agone, luccio, pesce persico, (poche) alborelle, cavedano, bottatrice, anguille... Come faccio a dormire mentre fuori c'è un Lago Maggiore che respira? 

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