Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

sabato 9 febbraio 2013

Lo spirito che esalta

Barbaresco Riserva © Brillante-Severina
"…si cominciò a credere che fosse possibile scoprire nel vino la causa dell’esaltazione di sapore che dà al gusto un eccitamento così particolare…"  
Brillat-Savarin
Barbaresco, Piemonte - Mentre esco dal ristorante dove ho pranzato, tanto per cambiare in una sala deserta, penso che solo io riesco a spendere in locali modesti le stesse cifre che si sborserebbero negli stellati o per lo meno in posti un po' vivaci. E senza rim(b)orso, per il solo piacere del piacere. Questi ristorantini crogiolati in territori ad alta vocazione vinicola e con menu proposti a prezzi convenienti sono per me i più pericolosi perché mi istigano a scegliere una bottiglia di vino pregiato che altrove non potrei permettermi. Ci sono cascata anche oggi, ordinando il menu degustazione e, in un momento di black out della ragione(volezza), un Barbaresco dei Produttori Riserva 2007 da quarantaseioforsesette euro. Per limitare "i danni" ho bevuto metà bottiglia portando via il resto. La condividerò il giorno dopo nel pranzo domenicale con i genitori, penso mentre salgo in macchina. Evitando di rivelarne il prezzo, o gli andrà di traverso.

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