Collezionista di colazioni e fotografa, in dialogo con Anthelme Brillat-Savarin
Critico gastronomico in incognito da 13 anni per una Guida nazionale e gourmet da molto più tempo.
Altre passioni da dichiarare: Borges, Gadda, tè, libri, film, vino, spille vintage, scarpe, arte, musei.

domenica 13 novembre 2011

Vantaggi dei ristoranti

“Vantaggi dei ristoranti: con questo mezzo ognuno può pranzare all'ora che gli fa comodo secondo le circostanze derivate dagli affari e dai piaceri.” Brillat-Savarin
- Alessandria, Piemonte – Domenica mattina alla festa di S. Baudolino con mio padre. Dopo aver girato in lungo e in largo per acquistare acciughe all'erba cipollina, risotto alla rosa, salame di cinghiale toscano, formaggetta di Roccaverano, funghi porcini sott'olio, castagne di Cuneo, liquirizia della Calabria, lupini ecc. e veder premiati super tuberi inavvicinabili, ci fermiamo in un ristorantino del centro per uno spuntino veloce. Ordiniamo dei tajarin al tartufo (di chissà quale provenienza) e li aspettiamo mestamente bevendo Grignolino e Nebbiolo, quando vediamo arrivare al tavolo vicino un grande piatto ovale con al centro una cornucopia di ananas, melone bianco, kiwi, frutti di bosco e, ai due lati, gamberoni alla griglia su un letto di patatine da una parte e pollo caramellato al lime dall'altra. Forse abbiamo la bava alla bocca, perchè la proprietaria del locale ci chiede se vogliamo cambiare l'ordinazione, tanto i tajarin non sono ancora stati preparati. La risposta è unanime e immediata: "Si!!!" I vicini sollevano divertiti il loro piatto per mostrarci meglio il contenuto e noi ci lecchiamo i baffi pregustando le leccornie in arrivo. Quella che doveva essere una sosta veloce ed economica si trasforma in un pranzo di oltre un'ora al doppio della spesa, ma siamo felici e per giunta facciamo amicizia con i vicini di tavolo (se vi state chiedendo cosa ci sia di strano, non siete mai stati ad Alessandria).

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